L’evento online di presentazione di ReMAP, Rete Metropolitana per l’Apprendimento Permanente, ha chiuso l’ottava edizione del Festival della Cultura tecnica. Guarda la video-registrazione dell’ultimo appuntamento in calendario.
Si è tenuto ieri, giovedì 16 dicembre, l’incontro digitale di presentazione della Rete Metropolitana per l’Apprendimento Permanente (ReMAP), coordinato da Sergio Lo Giudice, capo di Gabinetto della Città metropolitana di Bologna e delegato al Lavoro, a cui hanno partecipato anche il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
L’evento si è aperto con l’intervento del sindaco metropolitano di Bologna, Matteo Lepore, che ha ricordato come ReMAP sia uno dei progetti previsti dal Patto Metropolitano per il Lavoro e lo Sviluppo Sostenibile, un’iniziativa che rappresenta l’impegno comune sul fronte dell’occupazione, in linea con quanto sancito dalla legge 92/2012 sul diritto all’apprendimento permanente in ogni fase della vita.
ReMAP costituisce un percorso virtuoso, innescato dal Patto e promosso dalla Città metropolitana di Bologna in accordo con la Regione Emilia-Romagna, per rispondere alle richieste del mercato del lavoro e sviluppare le competenze tecniche e innovative delle persone giovani e adulte: competenze di base, competenze digitali e trasversali, tutto ciò che serve ad affrontare in modo nuovo il lavoro considerandolo come una delle dimensioni di inclusione e riduzione delle diseguaglianze.
È stato il ministro Orlando, che ha definito l’Emilia-Romagna uno dei territori più dinamici e competitivi non solo del nostro Paese ma di tutta l’Europa, a spiegare come puntare sull’apprendimento permanente significhi investire sulla formazione e sulle competenze lungo tutto l’arco dell’esperienza professionale: ReMAP è il primo grande intervento per lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, il cui scopo principale è rendere sempre più sinergici i sistemi di istruzione e formazione con il mercato del lavoro.
Manuela Geleng, direttrice della DG Occupazione, Affari Sociali e Inclusione – Direzione Competenze della Commissione Europea, ha indicato come i bisogni di competenze siano strettamente relazionati alla ripresa economica, ma anche a trend precedenti come la globalizzazione e lo sviluppo digitale. Entro il 2030 l’Europa intende raggiungere l’ambizioso obiettivo di coinvolgere il 60% degli adulti in un percorso formativo; un cambio di passo importante che testimonia l’importanza della formazione per gli adulti, condizione essenziale per una società coesa ed economie competitive.
Il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, ha affrontato la questione della formazione permanente come elemento fondante sia per il singolo, sia per lo sviluppo di un Paese e di un territorio; un impegno che acquista ancora maggior valore nella complessa situazione di rigenerazione continua dei saperi, che richiede un costante aggiornamento delle competenze per consentire alle persone di affrontare al meglio i cambiamenti.
Paola Salomoni, assessora alla Scuola, Università, Ricerca e Agenda digitale della Regione Emilia-Romagna, si è concentrata sul tema delle competenze digitali: l’Italia è al 25° posto su 27 nell’Unione Europea e solo il 42% di persone fra 16 e 74 anni ha competenze di base sufficienti, contro il 56% della media europea. In un periodo come quello attuale, in cui siamo chiamati a fronteggiare la trasformazione digitale, o quarta rivoluzione industriale, è più che mai necessario lavorare sulla formazione digitale avanzata di tutta la cittadinanza.
L’intervento di Francesca Bergamini, dirigente del Servizio programmazione delle politiche dell’istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza della Regione Emilia-Romagna, ha messo in luce l’esigenza di tradurre in operatività le attuali linee programmatiche a favore dell’apprendimento permanente, inteso come condizione di inclusione e partecipazione alla vita della comunità; mentre la presentazione di Laura Venturi, dirigente dell’Area Sviluppo Sociale della Città Metropolitana di Bologna, ha esplicitato le tappe che hanno portato al coinvolgimento di diversi attori sul territorio e alla realizzazione di ReMAP.