Un’occasione per spiegare come e perché l’uguaglianza di genere è centrale in tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile e come il raggiungimento dei 17 SDG dell’Agenda 2030 sia strettamente connesso con la capacità e lo spazio di partecipazione delle bambine, delle ragazze, delle donne alla vita sociale ed economica.
Non lasciare indietro nessuna donna o ragazza è ovviamente un’impresa molto ambiziosa, ma è assolutamente essenziale se l’Agenda 2030 vuole essere realmente trasformativa. Si svolgerà online il prossimo 12 novembre il convegno – promosso da Città metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna e AECA, in collaborazione con il Comitato scientifico regionale del Festival della Cultura tecnica – che dimostra come le qualità delle donne guidano il progresso verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile: porre fine alla povertà, eliminare la fame, migliorare la salute, promuovere una crescita economica equa, garantire l’istruzione e sostenere società inclusive e pacifiche.
‘Agenda 2030: Femminile plurale’ è in programma in diretta streaming dalle 9.00 alle 11.30 di giovedì 12 novembre. Modera la giornalista de il Sole 24 Ore e presidente dell’associazione ‘Tutto un altro genere’, Manuela Perrone, che coordinerà gli interventi di Mariaraffaella Ferri, consigliera delegata allo Sviluppo sociale, Contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere e Progetto Stanza Rosa della Città metropolitana di Bologna; Barbara Lori, assessora alla Montagna, Aree interne, Programmazione territoriale, Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna; Paola Salomoni, assessora alla Scuola, Università, Ricerca, Agenda digitale della Regione Emilia-Romagna, ed Elly Schlein, vicepresidente e assessora al Contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, Welfare, Politiche abitative, Politiche giovanili, Cooperazione internazionale allo sviluppo, Relazioni internazionali, Rapporti con l’UE della Regione Emilia-Romagna.
Porteranno la loro attiva testimonianza anche Francesca Soavi, professoressa associata di Chimica Inorganica presso il Dipartimento di Chimica Giacomo Ciamician dell’Università di Bologna e co-fondatrice della StartUp Bettery; Mariangela Ravaioli, scienziata biogeochimica marina ISMAR-CNR e Donne e Scienza e membro del Comitato Scientifico regionale del Festival della Cultura tecnica, e Anna Fiscale, fondatrice e presidente di QUID, impresa sociale che tramite il proprio brand di moda etica e sostenibile – progetto QUID – crea collezioni di moda utilizzando tessuto di rimanenza e includendo persone con trascorsi di fragilità.
Tre i temi chiave attorno ai quali ruoterà il convegno, tutti approfonditi in ottica di genere: sviluppo sociale ed economico, tecnologia e impresa; scelte, comportamenti ed esperienze di vita e di lavoro oltre gli stereotipi; reti di donne come motori dell’innovazione sociale in contrasto alla marginalità e a favore di solidarietà e supporto nei percorsi di vita.
A dare respiro europeo all’appuntamento, l’intervento di Anna Barbieri, Policy Officer della DG Employment, Social Affairs and Inclusion della Commissione europea, il cui contributo si inserisce nell’ambito della “European Vocational Skill Week” – Settimana europea della formazione professionale.
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