Equità di genere e STEAM: si chiama ‘Phylo’ il nuovo gioco di carte che ha come protagoniste le scienziate del passato.
L’Advanced Molecular Biology Laboratory (AMBL) dell’Università della British Columbia ha sviluppato un gioco di carte in collaborazione con il Westcoast Women in Engineering, Science and Technology (WWEST). Le regole sono semplici: per vincere è necessario ottenere punti utilizzando risorse per completare progetti di ricerca, ciascuno dei quali è rappresentato da una celebre scienziata.
Da Ada Lovelace, prima programmatrice della storia, a Elsie Macgill, prima designer donna di aerei, sono molte le donne della scienza e della tecnica che compaiono nel gioco. Ognuna ha una propria carta che riassume i punti principali della carriera, una serie di simboli che rappresentano le risorse necessarie per completare il progetto di ricerca e un valore in punti, corrispondente al numero di risorse richieste. Alla fine della partita, ogni giocatore guadagnerà dei punti se sarà riuscito a completare il progetto o li perderà se non ce l’avrà fatta.
I giocatori possono ostacolare gli avversari usando una serie di carte che rappresentano eventi legati al tema della discriminazione, dei pregiudizi e degli stereotipi nel mondo della scienza e della tecnica. È così possibile eliminare le risorse altrui tramite ‘Stupido patriarcato’ oppure rallentare il completamento di un progetto con ‘Dimostralo ancora e ancora…’. Tuttavia non manca la possibilità di ottenere vantaggi con ‘L’aiuto di Marie Curie’ o ‘La diversità rende migliore la scienza’.
Le carte da gioco e il regolamento sono disponibili – con licenza Creative Commons – in una versione stampabile ad alta risoluzione: clicca qui