Non sono state molte finora le donne che hanno inciso sull’evoluzione dell’automobile; tra quelle poche però c’è Mary Anderson, l’inventrice dei tergicristalli.
Durante un viaggio a New York nell’inverno del 1903, mentre percorre su un mezzo pubblico elettrico un breve tragitto, Mary Anderson si rende conto che l’autista fatica a guidare a causa del nevischio che cade e che impedisce di vedere correttamente; il conducente procede molto lentamente e con i finestrini laterali aperti per poter togliere con le mani la neve dal parabrezza.
Tornata in Alabama, progetta un meccanismo azionato a mano per tenere pulito il parabrezza e produce un modello funzionante, anche grazie al quale ottiene un brevetto. Il dispositivo è una leva posizionata all’interno del veicolo che controlla una lama di gomma all’esterno del parabrezza con un contrappeso per assicurare il contatto tra il tergicristallo e il parabrezza.
Brevetto alla mano, Mary Anderson proverà a vendere la sua invenzione ad una fabbrica canadese, che però rifiutò ritenendola inutile e priva di uno sbocco commerciale. Nei primi anni del Novecento, infatti, la maggior parte delle auto non era dotata di parabrezza, per cui l’importanza di questo accessorio non fu subito evidente. Solo dopo il 1910, quando le vetture iniziarono a raggiungere velocità, che consigliavano l’impiego di un vetro anteriore per riparare conducente e passeggeri, i tergicristalli diventarono una componente essenziale dell’automobile. Ma a quel punto, il brevetto di Mary Anderson era scaduto.
Alcuni anni dopo, nel 1922, Cadillac è stata la prima casa automobilistica ad adottare i tergicristalli come dotazione di serie sulle proprie autovetture.
Mary Anderson ha battuto l’intera industria automobilistica sul terreno della sicurezza stradale: ha visto un problema banale ma importante che stava causando problemi e ha ideato una soluzione.
Al Festival della Cultura tecnica è questo il tipo di donna e ragazza, innovatrice, talentuosa e lungimirante, che ci sforziamo di raccontare: con gli occhi aperti, costantemente curiosi e alla ricerca della prossima soluzione, non importa da dove provenga o come arrivi a diventare tale.
Il contributo, le competenze e il talento femminile sono raccontati nel corso dell’evento in streaming “Agenda 2030: Femminile Plurale” – in programma giovedì 12 novembre – per sostenere la necessità di elaborare un’agenda per lo sviluppo sostenibile che punti anche e soprattutto sulle donne.
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