Era il 6 agosto 1991 quando vedeva la luce il primo sito web della storia, realizzato dal CERN dopo che l’informatico Tim Berners-Lee nel marzo del 1989 aveva depositato un documento con la sua idea della Rete.
Durante la pandemia di Covid-19 la rete è entrata a far parte in misura più rilevante della vita quotidiana delle persone. Lo scenario – in parte temuto e in parte accolto come occasione preziosa di innovazione – ha dimostrato come Internet possa essere, in determinate circostanze, l’unica risposta e soluzione possibile.
In questa giornata particolare, la redazione del Blog del Festival della Cultura tecnica intende celebrare la tecnologia che ha portato alla rivoluzione informatica, frutto del lavoro e del pensiero di tanti inventori e scienziate. Persone che hanno pensato molto più in fretta di quanto il loro tempo potesse permettere, ma che hanno aperto la strada agli strumenti che oggi – nei mesi del Coronavirus – ci sono più familiari.
Tutto ha inizio negli anni Trenta dell’Ottocento, quando il matematico Charles Babbage e l’inventrice Ada Lovelace sognano di costruire una macchina in grado di fare calcoli e programmare gli altri dispositivi. Dall’idea delle schede di istruzioni perforate alla memoria delle operazioni compiute, leggi tutte le straordinarie intuizioni di Ada Lovelace, di cui ti abbiamo già parlato in questo articolo: clicca qui.
Il percorso prosegue nell’America di inizio Novecento, dove il genio ribelle di Nikola Tesla rende disponibile a tutti l’uso dell’elettricità e propone idee rivoluzionarie per la trasmissione delle informazioni nello spazio.
A metà del secolo scorso, l’attrice diva di Hollywood e inventrice Hedy Lamarr concepisce il meccanismo alla base delle reti wireless. L’idea viene concepita durante il secondo conflitto mondiale, quando scopre che i tedeschi sono in grado di deviare i siluri americani provocando interferenze nei segnali radio. Realizza quindi un sistema in grado di modificare la trasmissione delle frequenze per rendere i siluri irrintracciabili dai nemici.
Sfruttando le conoscenze sulle tecnologie belliche acquisite tramite il marito Friedrich Mandl, ricco imprenditore e mercante d’armi austriaco amico di Benito Mussolini, sviluppa una sofisticata apparecchiatura crittografica con l’aiuto del compositore di Hollywood George Antheil.
Il primo prototipo, chiamato Secret Communication System, è basato su rulli perforati simili a quelli delle pianole meccaniche e produce una variazione rapida a intervalli regolari di 88 frequenze radio, lo stesso numero dei tasti del pianoforte; il continuo cambio di frequenza rende impossibile l’intercettazione delle comunicazioni fra chi trasmette il segnale e chi lo riceve.
Il lavoro di Lamarr e Antheil è alla base della tecnica di trasmissione conosciuta come Frequency-hopping spread spectrum, utilizzata tutt’ora nella telefonia mobile, per la trasmissione di dati Bluetooth e nelle reti wireless.
In quegli stessi anni l’ingegnere elettrotecnico statunitense Jack Kilby trova il modo di rimpicciolire i computer e diffonderli nelle case di tutto il mondo: è il 1958 e nasce il microchip.
La fortunata epopea che ha condotto alla nascita di Internet si conclude quarant’anni più tardi, quando lo scienziato del CERN Tim Berners-Lee trova il modo di collegare tutti i computer del mondo grazie all’invenzione del World Wide Web, un sistema di condivisione della documentazione scientifica prodotta in formato elettronico destinato originariamente alla sola comunità dei ricercatori.
Negli anni successivi il ruolo e la fruizione di Internet sono mutati. Un ultimo importante passaggio nella sua diffusione è stato registrato con il Covid-19, che ha insegnato a milioni di persone a operare online con più intensità ed efficacia.
Per questa ragione, la Rete pervaderà anche la settima edizione del Festival della Cultura tecnica, in programma dal 14 ottobre al 19 dicembre, grazie all’ideazione e alla produzione di eventi online – che si affiancheranno ai tradizionali appuntamenti in presenza – capaci di imprimere una svolta non soltanto nella fruizione della rassegna ma anche al modo di progettare, condividere, concepire l’istruzione tecnica e scientifica.
Anche l’evento inaugurale del Festival della Cultura tecnica cambierà formula! Primo banco di prova di questa edizione resiliente, la Fiera delle idee continuerà a offrire a studentesse e studenti del nostro territorio e loro insegnanti l’opportunità di presentare quanto di bello e interessante ha da offrire la cultura tecnica e scientifica. Ma lo farà in un modo diverso e tutto da scoprire.
Continuate a seguirci per restare aggiornati sulle novità della prossima edizione del Festival e della Fiera delle idee.