Le guerre del ‘900 lasciano in eredità solo in Italia circa seicentomila morti e un milione di feriti gravi, tra cui cinquecentomila mutilati. Cosa succede nelle trincee e poi al ritorno a casa per i sopravvissuti: ripercorriamone il percorso attraverso le immagini d’epoca e i documenti raccolti dai soci e sostenitori dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra – sezione di Modena.
La seconda parte del filmato raccoglie il contributo dell’Istituto Rizzoli di Bologna, la struttura ospedaliera altamente specializzata nel campo dell’ortopedia e traumatologia che da sempre assiste in modo spesso determinante persone malate e ferite, in tempo di pace e di guerra.
Infine, la testimonianza di AMAR Costruire solidarietà, la onlus operante in Siria con diversi progetti, tra cui un laboratorio per costruire protesi in 3D con i ipolimeri.
Un’ultima straordinaria testimonianza è fornita dai filmati restaurati dalla Cineteca di Bologna.
Durante la Prima Guerra Mondiale l’Istituto Rizzoli di Bologna divenne uno dei principali centri di cura e riabilitazione dei soldati tornati dal fronte con gravi mutilazioni. Le Officine Ortopediche Rizzoli, istituite qualche anno prima, potenziarono la produzione di protesi e di ausili, sviluppando anche soluzioni innovative.
I filmati d’epoca che seguono documentano la lavorazione dei materiali per la costruzione delle protesi, l’applicazione delle protesi ai pazienti, i massaggi e le fasi della riabilitazione.