Alcuni giorni fa è stata celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato, istituita dall’ONU nel 2001 per commemorare l’approvazione nel 1951 della ‘Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati’. Il Blog del Festival della Cultura tecnica celebra questa ricorrenza consigliando il gioco da tavolo stampabile gratuitamente ‘Nei panni dei migranti’, ideato dalle ricercatrici Francesca Antonacci, Maresa Bertolo and Ilaria Mariani.
Il gioco è stato adattato da un’idea di La Cimade, una ONG francese che nel 2007 ha concepito “Parcours de migrants” [Percorsi di migranti], con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul tema della migrazione e la richiesta di asilo in Europa e nel mondo.
La plancia di gioco rappresenta il percorso di un migrante che fugge dal suo paese, cercando di raggiungere l’Europa e ricostruire nel vecchio continente la sua vita.
Le caselle bianche sono direttamente collegate a questo percorso, favorendo lo spostamento dei giocatori lungo la tavola di gioco, mediante domande alle quali rispondere vero o falso.
Le grandi caselle blu, invece, permettono ai giocatori di discutere, confrontarsi e apprendere nuove informazioni sul tema dei migranti in Europa e nel mondo. I partecipanti possono condividere storie di rifugiati di cui hanno sentito parlare, o il facilitatore può raccontare loro una vicenda, utilizzando anche articoli di giornale, fotografie e video.
Le caselle rosse, infine, rappresentano degli imprevisti che rallentano il percorso dei giocatori sulla plancia di gioco: dal razzismo ai fenomeni di corruzione, dai controlli di polizia alla Convenzione di Dublino (che obbliga i giocatori a ripartire dal via). Particolarmente insidiosa la casella ‘Centro di detenzione amministrativa’.
Ogni giocatore interpreta un migrante – la cui storia è indicata nei materiali di gioco – e ne vestirà i panni fino al termine della partita, che coincide con il conseguimento dello status di rifugiato. Il gioco richiede almeno un facilitatore, che ponga le domande ai giocatori e coordini la partita.
Il gioco è disponibile sotto licenza Creative Commons ed è scaricabile gratuitamente a questo link: clicca qui