Il Festival della Cultura tecnica 2022 approfondirà l’Obiettivo 8 dell’Agenda 2030 “Lavoro dignitoso e crescita economica”, proponendo un ricco cartellone di appuntamenti dedicati all’orientamento e il rapporto scuola-lavoro, l’innovazione tecnologica nei settori produttivi, i programmi a sostegno dell’occupazione e i servizi per il lavoro anche per le persone fragili, il punto di vista delle aziende, la prospettiva di genere e quella multiculturale.
Per approfondire la riflessione sulla dignità del lavoro, è stato organizzato dalla professoressa Bruna Zani, presidente dell’Istituzione Minguzzi della Città metropolitana di Bologna, in collaborazione con il Comitato scientifico di Pilotaggio del Festival, il ciclo “Lavorare stanca? Quale dignità in quale lavoro per crescere insieme”, sei eventi che, con il contributo di docenti universitari, istituzioni ed esperti del settore, esploreranno questo universo in evoluzione.
Mercoledì 12 ottobre a partire dalle ore 15.00 – il primo incontro del ciclo “Il lavoro che non piace. Chi ha il lavoro e lo lascia, chi potrebbe averlo e non lo cerca, o lo rifiuta”. Durante l’evento, ospitato in presenza presso Palazzo Malvezzi e trasmesso in diretta streaming sul sito web della rassegna, esperti a livello nazionale proporranno analisi e riflessioni sul senso del lavoro oggi, caratterizzato da fenomeni apparentemente contraddittori: da un lato la great resignation, dall’altro l’aumento del numero dei giovani in condizione neet.