Il domani è stato immaginato attraverso gli occhi e la creatività di tante ragazze e ragazzi: innovazione, tecnologia, informazione e formazione sono state protagoniste in tutto il territorio regionale dal 17 ottobre al 18 dicembre
Con l’obiettivo di dare visibilità all’energia di chi intraprende un percorso tecnico, professionale o imprenditoriale e che vuole condividere il risultato dei propri sforzi, la sesta edizione del Festival della Cultura tecnica ha riunito i protagonisti della crescita e dell’educazione dei giovani di tutto il territorio regionale componendo un ricco calendario di seminari, dimostrazioni, laboratori, hackathon ed eventi.
Da Piacenza a Rimini, la rassegna ha celebrato l’impegno di chi si cimenta in campo tecnico, con la convinzione che l’innovazione è, prima di tutto, un grande sforzo collettivo di sperimentazione e di costruzione del futuro.
Mostre interattive e osservazioni astronomiche, laboratori pratici di coding e stampa 3D, giochi di robotica e animazioni con scratch, esperienze di produzione con la natura, workshop di topografia con droni e intelligenza artificiale, open day e giornate di orientamento: il Festival della Cultura tecnica ha offerto oltre 500 appuntamenti dedicati alla promozione della formazione tecnica e scientifica.
Al centro della sesta edizione il tema “Tecnica e genere” a cui sono state dedicate una serie di iniziative volte a combattere gli stereotipi che ostacolano le ragazze nella scelta di percorsi scolastici, formativi e professionali dell’area STEAM. Tra queste, l’evento del 5 dicembre “Technoragazze: Prove di futuro” e l’appuntamento del 17 ottobre “Caccia al futuro – La tecnica è un gioco da ragazz…e!”, entrambi organizzati con la collaborazione di Capo D – Comunità di Aziende per le Pari Opportunità, rete nata a giugno 2019 e composta da Aeroporto di Bologna, Automobili Lamborghini, Bonfiglioli, CAAB, Crif, Emil Banca, IMA, Philip Morris e TPER.
Anche i Technoragazze Days sono tornati ad offrire a decine di studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado la possibilità di avvicinarsi alle materie STEAM grazie al peer-learning messo in pratica nei 50 laboratori organizzati dagli istituti tecnici e professionali e dai centri di formazione del territorio metropolitano.
All’esperienza delle Technoragazze si aggiungono le diciassette scuole ed enti di formazione che hanno aderito all’iniziativa “Sono cose da maschi?”, volta a sensibilizzare gli insegnanti e gli studenti maschi sui temi degli stereotipi e della discriminazione di genere.
Il Festival della Cultura tecnica, promosso dalla Città metropolitana di Bologna e parte integrante del Piano Strategico Metropolitano di Bologna, è stato realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, che ha co-finanziato il progetto tramite il Fondo Sociale Europeo P.O. 2014-2020 (rif. PA 2018/10705/RER), con il Comune di Bologna e con altri numerosi partner pubblici e privati.
Rivivi le testimonianze degli eventi che hanno dato vita alla sesta edizione della rassegna grazie alla nostra Media Room e nelle pagine del sito dedicato alle edizioni provinciali, per fare un tuffo virtuale nel variegato mondo del sapere e del saper fare del territorio emiliano-romagnolo.