Tutto ha inizio con la prima ‘gonna luminosa’, gli abiti a frange in fibre ottiche e le pochette sonore: il rapporto tra moda e tecnica è il perno del documentario “UTOPIA vs DISTOPIA”: un esempio virtuoso di percorso orientativo e professionalizzante dall’ex-ASL/PCTO alla start-up trasmesso in videoconferenza lo scorso maggio e confluito nel database virtuale dell’iniziativa “Native/i Resilienti”
Il reportage ripercorre l’indagine verso le nuove frontiere del wearable compiuta della Sezione Moda dell’IPSAS Aldrovandi Rubbiani a partire dalla sfilata “Cyber Fashion” del 2016. La sperimentazione di nuovi materiali prosegue nel 2017 grazie ai corsi di Alternanza Scuola Lavoro che ispirano la passerella di “Technology & Vintage”. Nel 2018 la stampa 3D è protagonista dell’evento “We-AR-able tech”: gioielli, borse e cinture sono progettati, stampati e assemblati con micro Lillypad e fibre ottiche sagomate.
Il racconto termina con la testimonianza delle due ex alunne Alessandra Perlino e Serena Taglioli fondatrici della start-up Dress Coders, che indaga i nuovi archetipi del fashion.
Nel corso della videoconferenza sono intervenute Carla Conti, Referente Ufficio collaborazione istituzionale con il territorio e PCTO dell’Ufficio Scolastico Regionale, Francesca Bergamini, Dirigente Servizio Programmazione delle politiche dell’istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza della Regione Emilia Romagna, Laura Venturi, Dirigente Area Sviluppo Sociale della Città metropolitana di Bologna e Francesca Baroni, Referente Sportello per le attività scuola-territorio-mondo del lavoro della Città metropolitana di Bologna.